Nel ‘900: Il prodotto protagonista indiscusso del mercato. Oggi non è più così, bisogna progettare in modo innovativo.
In passato si producevano oggetti per vendere, oggi si devono “produrre” emozioni, si deve creare un valore aggiunto attraverso l’esperienza data dalla fruizione del prodotto/servizio, progettare in modo innovativo. In poche parole oggi al centro c’è il cliente e i suoi bisogni!
Stai già muovendoti con questa logica?
Il mercato negli ultimi decenni è cambiato, ma facciamo un passo indietro; come si progettava un nuovo prodotto o servizio nel ‘900?
Sicuramente era molto più semplice di oggi, soprattutto in Italia, terra di inventori e meno di organizzatori. Ecco come le imprese lavoravano e come si muovevano nella progettazione:
- Sviluppare l’idea. In un mercato ancora da saturare, il primo passo era l’invenzione di un prodotto o servizio. (product oriented).
- Analisi immediata della concorrenza.
- Piano di marketing, inteso fondamentalmente come pubblicità rivolta alla vendita dell’oggetto/servizio; non si parlava ancora di “valore aggiunto”. Siamo stati bombardati di pubblicità per circa 40 anni, cosa che ha deviato il comportamento del consumatore, spesso inconsapevole di ciò che stava acquistando rispetto ai suoi reali bisogni.
Evidentemente questo modo di progettare non è più al passo coi tempi, bisogna progettare in modo innovativo nelle PMI.
Oggi: Il cliente e i suoi bisogni sono i nuovi protagonisti del mercato.
In un mercato diverso dal passato, globalizzato e digitalizzato, prima di progettare un prodotto/servizio è necessario fare queste considerazioni:
- il prodotto, soprattutto fisico, non è più il “fine” ma il “mezzo” per raggiungere un bisogno;
- il lavoro non è salario ma creazione di valore;
- si deve partire dalla creazione di una esperienza e non dal prodotto in senso materiale:
- la tecnologia è un supporto, un mezzo per raggiungere l’obiettivo;
- l’utente vuole essere al centro e vuole tutto personalizzato, qui ed ora.
Vanno inoltre tenuti presente altri elementi importanti, ormai sono imprescindibili, legati al concetto di SOSTENIBILITÀ E RESPONSABILITÀ.
Tutto questo dimostra che, oggi, la progettazione deve essere incentrata sul cliente e orientata alla responsabilità sociale. (“CUSTOMER & SOCIAL RESPONSIBILITY ORIENTED”).
Da dove partire per progettare in modo innovativo prodotti e servizi?
Da dove partire dunque per progettare in modo innovativo, cioè per trovare qualcosa di nuovo e diffonderlo a molti?
Innanzitutto, in fase di progettazione, non si deve partire dal prodotto; la fase iniziale non è pensare o ideare un prodotto o servizio.
Non ti devi chiedere: “Cosa mi invento?”
Almeno non all’inizio.
Ci si deve sforzare di pensare ed ideare un percorso per raggiungere un risultato emotivo. Ti devi chiedere: “Qual è il problema dell’utente?”, “Qual è il bisogno del cliente?”.
Una volta stabilito questo, puoi procedere alla creazione del servizio o prodotto che diventa così un mezzo per raggiungere il fine, cioè soddisfare l’esigenza del tuo cliente.
In questo modo, il prodotto o servizio entra a far parte di un percorso emotivo che ti porta all’obiettivo finale.
Il processo è dunque inverso rispetto al passato: nella progettazione non si parte dalla produzione, ma dall’obiettivo finale.
Bisogna creare poi una community che sia prima di tutto una “Fabbrica di conversazioni” capace di trainare e sviluppare successivamente la fabbrica di produzione.
Un nuovo metodo di progettazione: Il modello delle 5C
Le grandi aziende riescono a stare al passo coi tempi e in linea con le nuove priorità di mercato, perché hanno fondi per poter finanziare ricerca e test continui.
Cosa succede alle piccole imprese che non hanno le stesse capacità finanziarie?
Devono concentrare tutte le loro forze nel progettare in modo innovativo fin dall’inizio. Non potendo fare ricerca e test direttamente sul mercato, questa fase progettuale deve essere fatta molto bene e con attenzione.
La progettazione non deve essere tecnica ma volta alla creazione di valore emotivo. Questa fase è l’unico modo per ottimizzare gli investimenti successivi, in modo da avere un minimo margine di errore e quindi presentare il prodotto e servizio direttamente sul mercato sbagliando il meno possibile.
È importante disegnare la funzionalità tecnica del prodotto ma allo stesso modo è fondamentale immaginare la funzionalità emotiva.
C’è bisogno di empatia, di mettersi nei panni del cliente per capirne fino in fondo i suoi bisogni; si deve progettare con sensibilità.
Attingendo non solo alla creatività ma anche alle proprie esperienze, possibilmente concentrandosi sulla persona fisica e non lasciandosi contaminare da contesti di marketing, tecnologici, finanziari e tecnici. Diventa un lavoro da psicologo, sociologo e antropologo.
Il modello delle 5C diventa così uno strumento fondamentale per la fase della progettazione, proprio perché è orientato all’utente, C infatti sta per Customer (Cliente).
Quali sono dunque le 5C ?
– customer needs approfondisci
– customer value approfondisci
– customer convenience approfondisci
– customer communication approfondisci
– customer experience approfondisci
Sei un consulente, un manager, un appassionato di service design e vuoi approfondire il Metodo delle 5C?
Se invece sei un imprenditore e non sai da dove partire contattaci!