Il costo sociale della scarsa produttività, “E mo…? Che succede…?”

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Oggi, 29 agosto, Marco Travaglini tratterà il tema della bassa produttività delle PMI nella kermesse “La Piazza” di affaritaliani.it , che da 7 anni rappresenta un appuntamento imperdibile di confronto tra i maggiori esponenti politici del nostro Paese.

La scarsa produttività delle piccole imprese, comunemente trattata solo dal punto di vista economico o di processi lavorativi, sta modellando il futuro sociale dell’Italia.

La sua visione slegata da cultura e know how non aiuta a superare l’impasse, anzi, l’amplifica, assomigliando ad una ruota che gira su se stessa senza avanzare.

Un altro punto di vista, da cui guardare questa criticità, sarà ospitato in “La Piazza”, storica manifestazione socio-economica organizzata da Affaritaliani.it, attraverso la voce di Marco Travaglini, fondatore di Mama Industry, società impegnata nella crescita delle micro e piccole imprese italiane.

La bassa produttività, soprattutto nelle piccole e micro imprese, che costituiscono la maggior parte del tessuto economico italiano, è confermata da molti studi, tra cui quelli dell’OCSE, che evidenziano come le realtà con meno di 10 dipendenti siano le meno produttive.

 

“Quello che si è soliti pensare è che questo problema sia circoscritto solo al fattore economico, invece rappresenta una questione sociale di grande rilievo, con ripercussioni su aspetti cruciali della società italiana.”

 

L’improduttività è infatti strettamente correlata alla precarietà lavorativa: le imprese piccole, spesso ancora gestite in maniera novecentesca, faticano a innovare, crescere e ad offrire stabilità ai propri dipendenti (circa 2,7 milioni di precari in Italia- ISTATAprile 2024).

Le conseguenze della precarietà sono piuttosto ovvie, le persone arrancano nella quotidianità e hanno enormi difficoltà a progettare un futuro che preveda di metter su famiglia determinando un crollo della natalità che recentemente è stata definita come “irrefrenabile” (6 neonati ogni mille abitanti – Istat 2024).

Alla produttività si collega inoltre la questione delle disuguaglianze, un divario crescente dato da un “loop” sociale in cui la maggioranza delle piccole imprese, invece che competere in modo equo, lotta esclusivamente per sopravvivere; mentre le realtà più grandi, con diverse opportunità di accesso alle risorse, continuano a prosperare accumulando ricchezza e crescendo in termini di competitività.

Disparità che si riflettono in ambito sociale tra chi ha accesso a lavori ben remunerati e chi, invece, si trova in settori meno redditizi. Volendo estendere il quadro, ciò comporta anche una riduzione delle risorse per i servizi pubblici; si pensi alle conseguenze considerando per esempio l’istruzione e la sanità, tra i due principali asset a sostegno dell’equità sociale.

È importante spezzare questo ciclo vizioso partendo dal problema della produttività delle mPMI, perno dell’economia nostrana, riflettendo in primis su una rivisitazione e modernizzazione del concetto stesso di “produttività” e considerando tutte le sue risorse, sia umane che materiali, affinché possano essere utilizzate in modo ottimale per generare crescita e innovazione. Per farlo è cruciale una riflessione approfondita e un dialogo con gli attori coinvolti.

E quale migliore occasione della 7^ edizione della kermesse “La Piazza” di affaritaliani.it, dedicata al racconto di un’Italia post vacanziera, una tre giorni socio-economica che vedrà la partecipazione di importanti esponenti della politica e dell’economia. Una piattaforma di rilievo da cui far partire spunti e argomenti che possano rilasciare valide prospettive per la piccola imprenditoria italiana e per la società.

Marco Travaglini salirà sul palco nella serata del 29 agosto all’interno dello spazio “E mo…? Che succede…? In Italia”. “Succede che se deve da fa’ quarcosa, artrimenti stamo sempre a chiacchierà!”, come si direbbe dalle sue parti!

Mama Industry ha approfondito alcune dinamiche che riguardano il ruolo delle micro, piccole e medie imprese nel panorama italiano, in unʼottica che va al di là dei luoghi comuni, analizzando la scarsa produttività come origine di alcuni fenomeni sociali nellʼecosistema italiano.

L’indagine dimostra come l’instabilità e la precarietà del lavoro, la bassa natalità, il basso livello dei consumi, fino alla stessa evasione fiscale, potrebbero essere ridimensionati con un nuovo approccio, “più umano”, rivolto alle piccole e medie imprese e alla loro attitudine, predisposizione e formazione verso lo sviluppo.

 

Questi concetti sono stati raccolti in un ebook liberamente scaricabile

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